Virus trasmessi dalla zanzara comune - West Nile
La malattia o febbre di West Nile è causata da un Flavivirus (West Nile virus WNV) trasmesso dalle punture di zanzara Culex ed è endemica in Europa (anche in alcune regioni italiane), in America, in Africa, in Asia occidentale e in Australia.
Il virus può infettare diverse specie di vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili) e, tra i mammiferi, l'uomo ed il cavallo possono manifestare una sintomatologia clinica. Considerata la complessità del ciclo biologico di WNV, la sorveglianza della sua circolazione richiede l'interazione tra diverse professionalità e l'integrazione dei sistemi di sorveglianza in diversi ambiti: entomologico, veterinario ed umano. Dal 2016, la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) essenziale per la stima del rischio, e quella dei casi umani, sono integrate nello stesso Piano Nazionale integrato di sorveglianza e risposta.
L'obiettivo principale della sorveglianza integrata è quello di individuare precocemente, attraverso programmi mirati, la circolazione del WNV sul territorio nazionale negli uccelli, insetti o mammiferi per valutare il rischio di trasmissione della malattia all'uomo e mettere in atto tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione (controllo del vettore, misure nei confronti delle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti).
I focolai ambientali più comuni che favoriscono la moltiplicazione del vettore possono essere di vario tipo, ad esempio: acquitrini, canalizzazioni a cielo aperto, bacini perenni e per l'approvvigionamento idrico degli orti urbani, risaie, cisterne, depuratori, vasche e fontane ornamentali soprattutto laddove le acque sono ferme e contengono detriti vegetali (che forniscono nutrimento e riparo alle forme larvali), tombini e pozzetti stradali che raccolgono le acque di superficie, grondaie con pendenze non corrette, cantine allagate, ed anche piccole raccolte di acqua temporanee, come ad esempio in barattoli vuoti, sottovasi e contenitori senza coperchio.
Gli interventi di risanamento ambientale comprendono, fra l'altro: manutenzione delle aree verdi pubbliche; pulizia delle aree abbandonate; eliminazione dei rifiuti per evitare la presenza di contenitori, anche di piccole dimensioni, contenenti acqua; drenaggio; canalizzazione; asportazione o chiusura di recipienti. E' fondamentale la sensibilizzazione della popolazione per eliminare i siti di riproduzione delle zanzare nelle aree private.
Sintomi e quadro clinico
Nell'uomo la maggior parte delle infezioni da virus West Nile decorre in modo del tutto asintomatico; circa il 20% dei soggetti sviluppa una lieve malattia febbrile, dopo un'incubazione di 2-14 giorni, caratterizzata da nausea, vomito, cefalea, astenia e rash cutaneo. In meno dell'1% dei casi la malattia si manifesta in forma neuro-invasiva (solitamente encefalite, meningo-encefalite o paralisi flaccida) con sintomi quali febbre alta, intensa cefalea, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. In 1 caso su 1000, l'encefalite può essere letale. In un terzo dei casi si possono avere sequele neurologiche a distanza di alcuni anni.
Terapia
Non esiste una terapia specifica, il trattamento è sintomatologico con riposo, reintegro idro-salino, antipiretici e antinfiammatori. Nei casi più gravi sono richieste l'ospedalizzazione e cure specifiche.
E' importante sapere che ...
Non esiste un vaccino contro il West Nile virus, le uniche misure efficaci per prevenire l'infezione sono quelle di protezione individuale per evitare le punture di zanzara.